Inscríbete y crea tu propia colección de obras y artículos

Urbipedia usa cookies propias para garantizar funcionalidades y de terceros para información y estadísticas.
Si usa Urbipedia, asumimos que las acepta; en otro caso, debería salir de este sitio.

Roberto Menghi

Ir a la navegaciónIr a la búsqueda
Statusbar3.png
    Biografía        Incluir información complementaria        Incluir bibliografía y enlaces         Metadatos    
Urbipedia: Roberto Menghi

U.135x135.gris.jpg
Roberto Menghi
LineaBlanca.jpg

Roberto Menghi (Milano, 14 gennaio 1920 – Milano, 20 aprile 2006) è stato un architetto e designer italiano.

Dopo essersi laureato nel 1944, presso il Politecnico di Milano, Roberto Menghi si specializzò in architettura e in interior e industrial design e poi prese parte al secondo conflitto mondiale, con il grado di tenente. Dopo l'armistizio, il rifiuto che oppose all'adesione alla Repubblica Sociale determinò il suo internamento presso il campo di concentramento di Częstochowa.

Al termine del conflitto si sposò con Cristiana Sella, ed aprì uno studio nella città natia. Oltre che di architettura si interessò anche al disegno industriale.

Premiato due volte alla Triennale con il Gran Premio per le sezioni del vetro e del design e due volte con il Compasso d’Oro (una per il Guscio di Zanotta, disegnato nel 1967), Menghi si dedica con passione alla ristrutturazione di edifici di particolare interesse artistico, come il Palazzo dei Giureconsulti a Milano.

Negli anni ’70 lavorò con Bormioli Rocco, occupandosi di prodotto e di immagine coordinata.

Ha insegnato Architettura alle Università di Venezia e di Milano e Design presso la “Nuova Accademia” di Milano e all’Accademia di Bath.

Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma conserva un fondo a dedicato a Menghi, consistente in 12.002 materiali progettuali, maquettes, oggetti. Questo fondo è pubblico e liberamente consultabile.

Muore il 20 aprile 2006.

Obras[editar]

Una sua opera. Foto di Paolo Monti, 1954

Architettura[editar]

  • il cinema Arlecchino 1948
  • Padiglione Balzaretti Modigliani, Fiera di Milano, 1951
  • Poliambulatorio della Fabbrica Saint-Gobain, Pisa, 1953
  • la piscina di vetro della Fiera 1956,
  • l'Istituto Piero Pirelli, Milano, 1957
  • il Liceo francese a Milano, 1961
  • Il Campanone della Brianza, 1962
  • casa Sella a Sant'Ilario in Campo (isola d'Elba), 1963
  • Hotel Excelsior, Lido di Venezia, con Ignazio Gardella, 1965
  • Casa per week-end prefabbricata, 1967
  • casa Rocca a Milano, 1972
  • Cappella a Capo Ceraso, 1973
  • Raffinerie e Uffici ISAB-Melilli, Siracusa, 1979
  • casa Bassetti all’Alz, Como
  • casa Rognoni a Pavia, 1983
  • casa Franchetti a Capo Ceraso, Olbia
  • casa Biancardi a Maccastorna
  • Laboratorio di ceramica a San Pantaleo, 1985
  • Casa a Mount Desert Island, Usa, 1990
  • la ristrutturazione del Palazzo degli Affari ai Giureconsulti, Milano, 1990
  • Libreria di Brera, Milano, 1991
  • Rocca di Maccastorna, 1996

Industrial design[editar]

  • Ricevitore per filodiffusione, produzione Siemens, 1957
  • Sedia Hall, produzione Alform-Pirelli-Velca, 1958
  • contenitori in polietilene per liquidi, produzione Pirelli 1960
  • serie di lampade Globo di luce, (Lampada da tavolo e Lampada in sospensione) progettate per FontanaArte, 1968
  • i bicchieri per Bormioli
  • le lampade per Omicron (ora Nemo)
  • le poltrone per Arflex
  • i gusci (abitazioni prefabbricate) per Zanotta
  • Poltrona Doppio Senso, produzione Zanotta 1971

Allestimento mostre[editar]

  • alla Rotonda della Besana sulla fotografia di Ugo Mulas, Milano, 1989
  • Allestimento della mostra di Pietro Consagra, con Piero Castiglioni, 1981
  • Mostra La Ca’ Granda, Palazzo Reale, Milano, 1981
  • Mostra ‘700 lombardo, Palazzo Reale, Milano, 1990

Filmografia[editar]

  • Veronica Menghi, Roberto Menghi: il sottile filo rosso della memoria, 2013


Referencias

Ojo.izq.negro.jpg
Referencias e información de imágenes pulsando en ellas.


Wikipedia-logo.jpg
Wikipedia (italiana), con licencia Creative Commons CC-by-sa
Registro de identidad de Roberto Menghi:      VIAF: 96091745


Artículo procedente de Urbipedia.org. Con licencia Creative Commons CC-BY-NC-SA excepto donde se indica otro tipo de licencia.
Origen o autoría y licencia de imágenes accesible desde PDF, pulsando sobre cada imagen.
https://www.urbipedia.org/w/index.php?title=Roberto_Menghi&oldid=810763