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Nasce nel 1917, terzo di undici figli. Dopo l'esilio austriaco, durante la prima guerra mondiale, fa ritorno a Gorizia con tutta la famiglia. Il padre Fiore Riaviz (il cognome della famiglia verrà italianizzato nel 1929) trova lavoro nel capoluogo isontino come tranviere e già alla fine degli anni venti del XX secolo il giovane Guglielmo dimostra grandi attitudini artistiche vincendo, a soli quindici anni, due primi premi di pittura. Ottenuto il diploma alla scuola di avviamento professionale si iscrive come privatista al Liceo Artistico di Venezia e successivamente, nel 1946, si laurea in Architettura presso l'Ateneo lagunare. Nel 1941 viene chiamato alle armi e in piena guerra, nel 1943, si sposa a Gorizia con Gabriella Copparoni e subito sarà trasferito prima nella caserma di Villa Vicentina e poi in Corsica, come ufficiale del Genio. | Nasce nel 1917, terzo di undici figli. Dopo l'esilio austriaco, durante la prima guerra mondiale, fa ritorno a Gorizia con tutta la famiglia. Il padre Fiore Riaviz (il cognome della famiglia verrà italianizzato nel 1929) trova lavoro nel capoluogo isontino come tranviere e già alla fine degli anni venti del XX secolo il giovane Guglielmo dimostra grandi attitudini artistiche vincendo, a soli quindici anni, due primi premi di pittura. Ottenuto il diploma alla scuola di avviamento professionale si iscrive come privatista al Liceo Artistico di Venezia e successivamente, nel 1946, si laurea in Architettura presso l'Ateneo lagunare. Nel 1941 viene chiamato alle armi e in piena guerra, nel 1943, si sposa a Gorizia con Gabriella Copparoni e subito sarà trasferito prima nella caserma di Villa Vicentina e poi in Corsica, come ufficiale del Genio. |