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'''Ruggero Berlam''' (Trieste, 20 settembre 1854 – Trieste, 1920) è stato un architetto, museologo e politico italiano attivo nella  Trieste asburgica.
'''Ruggero Berlam''' (Trieste, 20 de septiembre de 1854 – Trieste, 1920) fue un arquitecto, museólogo y político italiano activo en la Trieste de los Habsburgo.


[[File:Tarcento Villa Moretti 01082008 59.jpg|thumb|Villa Moretti, Tarcento]]
Nacido en Trieste, entonces parte del Imperio austríaco, en 1854, hijo del arquitecto Giovanni Andrea Berlam, fue padre del arquitecto Arduino Berlam.


Nato a Trieste, allora parte dell'impero austriaco, nel 1854, figlio dell'architetto Giovanni Andrea Berlam, fu padre dell'architetto Arduino Berlam.
Arquitecto formado en Trieste en la segunda mitad del siglo XIX, su padre lo dirigió a estudiar arquitectura, que comenzó en la Academia de Bellas Artes de Venecia y completó en 1887, para posteriormente trasladarse a la Real Academia de Bellas Artes de Brera en Milán, donde recibió el gran premio de arquitectura. Allí aprendió la lección de Camillo Boito, en quien se inspiraría para todas sus obras posteriores. Ruggero combina la búsqueda de un estilo arquitectónico nacional con sus convicciones irredentistas y adopta en sus edificios, en varias ocasiones, el estilo gótico en lugar del renacimiento toscano o del siglo XVI. Participó activamente en la vida cultural y política de la ciudad como uno de los fundadores del círculo artístico de Trieste en 1883, posteriormente como miembro de la curaduría del museo Revoltella en sustitución de su padre, de 1892 a 1920, y finalmente como concejal (1894-1904).


Architetto formatosi a Trieste nella seconda metà dell'Ottocento, viene indirizzato dal padre allo studio dell'architettura, che inizia all'Accademia di Belle arti a Venezia e porta a compimento nel 1887, in seguito si trasferisce alla Regia Accademia di Belle arti di Brera a Milano con il conferimento del gran premio per l'architettura. Qui apprende la lezione di Camillo Boito, dalla quale trarrà l'ispirazione per tutte le successive opere. Ruggero unisce la ricerca di uno stile nazionale per l'architettura al suo credo irredentista e adotta nei suoi edifici, in diverse occasioni, lo stile gotico piuttosto che il rinascimentale toscano o cinquecentesco.  
Tras un período de aprendizaje en el taller de Giovanni Andrea Berlam, con quien creó la casa Herrmannstorfer con el teatro Mauroner (1878), a partir de 1882 comenzó a trabajar en solitario. Entre sus primeras obras, destaca la construcción del castillo Spessa di Capriva, cerca de Gorizia (1880-1898). La presencia de múltiples estilos en un mismo edificio, con formas medievales y detalles renacentistas toscanos, revela desde el principio su inclinación por seguir las teorías de Boito. Su interés por el Trecento italiano se desarrolló en Trieste, en la villa Mossauer de via Commerciale 72 (1886), con la incorporación de nuevos y sofisticados colores, y en la villa Haggincosta de via Romolo Gessi (1889), aunque durante la planificación y ejecución posteriores el arquitecto optó por adoptar estilos del siglo XVI. Fue con la casa Leitenburg de via Giulia (1887-1889) que Ruggero comenzó a adquirir cierta visibilidad en la ciudad, reafirmando su gusto por los detalles y las referencias históricas. La experiencia se retomó no muy lejos en la casa Berlam de via Giulia 5 (1898), con predilección por las formas renacentistas, y se desarrolló en diversas villas de Trieste y Parenzo, en la casa Sbisà (1887), en la casa Danelon (1894) y en la casa Vascotto (1894). También significativo en esta investigación estilística es el complejo de casas Aidinian en via Giustinelli (1903-05), en el que la diversificación de los cinco edificios se produce a través de su distinción estilística, en un campo de referencias a la tradición italiana desde la Edad Media hasta el siglo XVI. Pero la intervención más vigorosa de esta tendencia se remonta a los mismos años, el palacio Vianello en piazza Oberdan (1903-05), en el que las citas del siglo XVI son más plásticas. A principios del siglo XX también se interesó por las nuevas formas de libertad secesionista, introduciendo con cautela algunas decoraciones florales en sistemas ya probados, como en las villas Modiano en via Rossetti (1900). De este período son las numerosas villas construidas en Udine, entre las que cabe mencionar la Villa Sbisà (1900); el propio Ruggero admitirá, sin embargo, que no estaba muy interesado en desarrollar el nuevo estilo floral. En su última obra, la Villa Moretti en Tricesimo (1916-17), reproducirá una clara referencia al castillo medieval con torres.


Partecipa attivamente alla vita culturale e politica della città come uno dei fondatori del circolo artistico di Trieste, nel 1883, successivamente come membro del curatorio del museo Revoltella al posto del padre, dal 1892 al 1920, e infine ricoprendo la carica di consigliere comunale (1894-1904).
A partir de 1905, su hijo Arduino Berlam se incorporó al estudio, con quien compartió el "Studio Ruggero e Arduino Berlam architetti". Numerosas son las obras creadas junto a su hijo Arduino: el Palacio Vianello (1904), la Scala dei Giganti (1905-1907), el Templo Israelita de Trieste (1906-1912) y el Palacio della RAS (1909-1913).


Dopo un periodo di apprendistato nello studio di Giovanni Andrea Berlam, con il quale realizza la casa Herrmannstorfer con il teatro Mauroner (1878), dal 1882 inizia ad operare da solo. Tra le prime opere è significativa la costruzione del castello di Spessa di Capriva, vicino a Gorizia (1880-1898), in cui la presenza di più stili nello stesso edificio, con forme medievali e dettagli rinascimentali toscani, denuncia fin dall'inizio la sua propensione a seguire le teorie boitiane. L'interesse per il Trecento italiano è sviluppato a Trieste nella villa Mossauer in via Commerciale 72 (1886), con l'aggiunta di ricercati nuovi cromatismi, e nella villa Haggincosta in via Romolo Gessi (1889), sebbene durante la successiva progettazione ed esecuzione l'architetto scelga di adottare stilemi cinquecenteschi. Sarà con la casa Leitenburg in via Giulia (1887-1889) che Ruggero comincerà ad acquisire una certa visibilità in città nell'affermare quel suo gusto per i dettagli e per le citazioni storiche. L'esperienza viene ripresa poco distante nella casa Berlam in via Giulia 5 (1898), con predilezione per le forme rinascimentali, e sviluppata in diverse abitazioni in villino a Trieste e a Parenzo, nella casa Sbisà (1887), nella casa Danelon (1894) e nella casa Vascotto (1894). Significativo di questa ricerca stilistica è anche il complesso di case Aidinian in via Giustinelli (1903-05), nel quale la diversificazione dei cinque edifici avviene attraverso la loro distinzione stilistica, in un campo di riferimenti alla tradizione italiana dal medioevo al Cinquecento. Ma è degli stessi anni l'intervento più vigoroso di questo filone, il palazzo Vianello in piazza Oberdan (1903-05), in cui le citazioni cinquecentesche sono maggiormente plastiche. Nei primi anni del Novecento si interessa anche alle nuove forme del liberty secessioniste, introducendo cautamente alcune decorazioni floreali su impianti già collaudati, come nei villini Modiano in via Rossetti (1900). Di questo periodo sono le numerose ville realizzate a Udine, tra cui è da ricordare la villa Sbisà (1900); Ruggero stesso ammetterà, tuttavia, di non essere molto interessato a sviluppare il nuovo stile floreale. Nella sua ultima opera, la villa Moretti a Tricesimo (1916-17), riprodurrà in effetti ancora un chiaro riferimento al castelletto turrito medievale.
== Obras ==
 
Dal 1905 si inserisce nello studio il figlio Arduino Berlam, con il quale egli condivide lo "Studio Ruggero e Arduino Berlam architetti" . Molte sono le opere realizzate assieme al figlio Arduino: Palazzo Vianello (1904), la Scala dei Giganti (1905-1907), il Tempio Israelitico di Trieste (1906-1912) e il Palazzo della RAS (1909-1913).
 
Ruggero Berlam morì a Trieste nel 1920.
 
== Archivio ==
L'archivio Berlam si compone di circa 300 unità formate da progetti di edilizia pubblica (edifici e monumenti) e di edilizia privata (palazzi, ville e villini, chiese e tombe) a Trieste, in Friuli e in Istria, disegni ad acquerello e disegni scolastici di ornato che coprono gran parte della produzione dei tre architetti che con i loro lavori hanno caratterizzato un'epoca architettonica di elegante crescita stilistica, firmando i progetti sia singolarmente, come nel caso di Giovanni Andrea (16 progetti fra i quali la casa Morpurgo e altre signorili residenze padronali a Trieste e 12 disegni a soggetto vario, esempio di sapiente padronanza di un'arte non soltanto progettuale), sia a firma doppia, come nelle imponenti collaborazioni (16 progetti circa) tra Ruggero e il figlio Arduino.
 
Tra queste vanno ricordate il Tempio israelitico e la Scala dei Giganti a Trieste, l’edificio-villa Moretti a Udine, residenza e fabbrica della nota birra. Tra i progetti di grande prestigio a firma unica di Ruggero Berlam (circa 130 unità totali), un esempio è rappresentato dall'edificio del Giudizio distrettuale di Parenzo. Nell'elenco complessivo delle opere di quest'ultimo spicca inoltre un quaderno di disegni di figura umana, espressione della poliedricità artistica dell'architetto.
 
Tra i lavori del figlio Arduino (146 unità) si ricorda la sede del Consorzio antitubercolare di Udine.
 
L'archivio comprende inoltre due scatole di materiale inerente alla costruzione del Faro della Vittoria (1919 - 1927) ad opera di Arduino Berlam, contenenti alcuni libri mastri e rassegna stampa.


Si conserva infine una scatola contenente materiale cartaceo di natura personale riguardante la famiglia Berlam, dal 1824 al 1913 circa.
* Casa Berlam en Trieste (1879)
* Casa Leitenburg en Trieste (1887)
* Villa Haggiconsta en Trieste (1890)
* Politeama Ciscutti en Pola (1881)
* Castillo de Spessa en Capriva (1880)
* Casa Danelon y Casa Sbisà en Parenzo (1892)
* Palacio Vianello en Trieste (1904)
* Escalera de los Gigantes en Trieste (1905-1907)
* Templo israelí en Trieste (1906-1912)
* Palacio RAS en Trieste (1909-1913)
* Palacio Schiavi en Udine (1912)


== Obras ==
== Galería ==
, 1964]]
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* Casa Berlam a Trieste (1879)
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* Casa Leitenburg a Trieste (1887)
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* Villa Haggiconsta a Trieste (1890)
* Politeama Ciscutti a Pola (1881)
* Castello di Spessa di Capriva (1880)
* Casa Danelon e casa Sbisà a Parenzo (1892)
* Palazzo Vianello a Trieste (1904)
* Scala dei Giganti a Trieste (1905-1907)
* Tempio israelitico di Trieste (1906-1912)
* Palazzo della RAS a Trieste (1909-1913)
* Palazzo Schiavi a Udine (1912)
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Urbipedia: Ruggero Berlam

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Ruggero Berlam
Paolo Monti - Servizio fotografico (Trieste, 1964) - BEIC 6355983.jpg

Ruggero Berlam (Trieste, 20 de septiembre de 1854 – Trieste, 1920) fue un arquitecto, museólogo y político italiano activo en la Trieste de los Habsburgo.

Nacido en Trieste, entonces parte del Imperio austríaco, en 1854, hijo del arquitecto Giovanni Andrea Berlam, fue padre del arquitecto Arduino Berlam.

Arquitecto formado en Trieste en la segunda mitad del siglo XIX, su padre lo dirigió a estudiar arquitectura, que comenzó en la Academia de Bellas Artes de Venecia y completó en 1887, para posteriormente trasladarse a la Real Academia de Bellas Artes de Brera en Milán, donde recibió el gran premio de arquitectura. Allí aprendió la lección de Camillo Boito, en quien se inspiraría para todas sus obras posteriores. Ruggero combina la búsqueda de un estilo arquitectónico nacional con sus convicciones irredentistas y adopta en sus edificios, en varias ocasiones, el estilo gótico en lugar del renacimiento toscano o del siglo XVI. Participó activamente en la vida cultural y política de la ciudad como uno de los fundadores del círculo artístico de Trieste en 1883, posteriormente como miembro de la curaduría del museo Revoltella en sustitución de su padre, de 1892 a 1920, y finalmente como concejal (1894-1904).

Tras un período de aprendizaje en el taller de Giovanni Andrea Berlam, con quien creó la casa Herrmannstorfer con el teatro Mauroner (1878), a partir de 1882 comenzó a trabajar en solitario. Entre sus primeras obras, destaca la construcción del castillo Spessa di Capriva, cerca de Gorizia (1880-1898). La presencia de múltiples estilos en un mismo edificio, con formas medievales y detalles renacentistas toscanos, revela desde el principio su inclinación por seguir las teorías de Boito. Su interés por el Trecento italiano se desarrolló en Trieste, en la villa Mossauer de via Commerciale 72 (1886), con la incorporación de nuevos y sofisticados colores, y en la villa Haggincosta de via Romolo Gessi (1889), aunque durante la planificación y ejecución posteriores el arquitecto optó por adoptar estilos del siglo XVI. Fue con la casa Leitenburg de via Giulia (1887-1889) que Ruggero comenzó a adquirir cierta visibilidad en la ciudad, reafirmando su gusto por los detalles y las referencias históricas. La experiencia se retomó no muy lejos en la casa Berlam de via Giulia 5 (1898), con predilección por las formas renacentistas, y se desarrolló en diversas villas de Trieste y Parenzo, en la casa Sbisà (1887), en la casa Danelon (1894) y en la casa Vascotto (1894). También significativo en esta investigación estilística es el complejo de casas Aidinian en via Giustinelli (1903-05), en el que la diversificación de los cinco edificios se produce a través de su distinción estilística, en un campo de referencias a la tradición italiana desde la Edad Media hasta el siglo XVI. Pero la intervención más vigorosa de esta tendencia se remonta a los mismos años, el palacio Vianello en piazza Oberdan (1903-05), en el que las citas del siglo XVI son más plásticas. A principios del siglo XX también se interesó por las nuevas formas de libertad secesionista, introduciendo con cautela algunas decoraciones florales en sistemas ya probados, como en las villas Modiano en via Rossetti (1900). De este período son las numerosas villas construidas en Udine, entre las que cabe mencionar la Villa Sbisà (1900); el propio Ruggero admitirá, sin embargo, que no estaba muy interesado en desarrollar el nuevo estilo floral. En su última obra, la Villa Moretti en Tricesimo (1916-17), reproducirá una clara referencia al castillo medieval con torres.

A partir de 1905, su hijo Arduino Berlam se incorporó al estudio, con quien compartió el "Studio Ruggero e Arduino Berlam architetti". Numerosas son las obras creadas junto a su hijo Arduino: el Palacio Vianello (1904), la Scala dei Giganti (1905-1907), el Templo Israelita de Trieste (1906-1912) y el Palacio della RAS (1909-1913).

Obras

  • Casa Berlam en Trieste (1879)
  • Casa Leitenburg en Trieste (1887)
  • Villa Haggiconsta en Trieste (1890)
  • Politeama Ciscutti en Pola (1881)
  • Castillo de Spessa en Capriva (1880)
  • Casa Danelon y Casa Sbisà en Parenzo (1892)
  • Palacio Vianello en Trieste (1904)
  • Escalera de los Gigantes en Trieste (1905-1907)
  • Templo israelí en Trieste (1906-1912)
  • Palacio RAS en Trieste (1909-1913)
  • Palacio Schiavi en Udine (1912)

Galería


Referencias

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